Percorso



La scelta di un corso di formazione in qualità di counselor psicofilosofico, nasce innanzitutto dal desiderio di aiutare me stessa, capirmi, comprendere le emozioni che agitano il “mio esserci” nelle vicissitudini positive e/o negative che la vita mi presenta. Dalla necessità di un equilibrio interiore, di un’armonia tra le parti, di un Sé strutturato e di un Io consapevole di far parte del mondo.

Rivedere il mio carattere, la mia personalità, le incoerenze che mi appartengono con l’esigenza di fare ordine tra ciò che sento mio e ciò che è derivato o acquisito dal di fuori, dalla famiglia, dall’istituzione, dalla società, dall’io collettivo…

Il metter ordine per una rinascita voluta, una crescita interiore che mi permetta di far crescere gli altri per far crescere me stessa. “Aiutare” nel counseling si riferisce alla capacità di colui che è in grado di sviluppare nell’altro un incremento del suo benessere e della sua autonomia.

Questo non è possibile se prima non si ha il desiderio di lavorare su di sé.

Le relazioni tra esseri umani sono quelle che più influenzano il nostro essere nel mondo, permettendoci di diventare ciò che siamo.

Avendo io una visione dell’individuo armonica, un insieme di parti diverse che costituiscono l’unità; ho ritenuto opportuno unire alla formazione di counselor altre discipline olistiche che mi aiutassero a raggiungere il mio benessere psicofisico per poi, nel caso, saperle suggerire ad altri.

La biodanza, lo shiatsu, il laboratorio di tarologia secondo A. Jodorosky, il laboratorio sul significato dei sogni e i suoi simboli, lo yoga, la danza terapia, sono tutte discipline che mi hanno aiutato ad armonizzare il mio Io, a sentire le mie emozioni attraverso il corpo e l’inconscio per risalire alla coscienza e alla consapevolezza.

Nietzesche scriveva:”Ogni azione continua a creare noi stessi, ogni azione tesse il nostro abito multicolore. Ogni azione è libera, ma l’abito è necessario. La nostra esperienza di vita, questo è il nostro abito.”

Le esperienze fatte in ognuna di queste discipline mi hanno portato a “prendermi cura di me” per darmi una forma, una condotta, uno stile di vita equilibrato.

Nessuna esperienza se non è vissuta si può comprendere veramente, è il “passare attraverso” che ti permette di sentirti.

L’essere umano è fatto di sentimenti, emozioni, intelletto, corpo, coscienza, inconscio…non credo possibile pensare ad un’armonia interiore seguendo un'unica strada, a volte è utile unire alla strada maestra dei piccoli “sentieri” che possono esserci di grande aiuto.