lunedì 28 febbraio 2011

La Comunicazione, parte fondamentale del nostro essere nel mondo



La comunicazione è un processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto.

La prima teorizzazione importante del peso costitutivo della comunicazione si trova in un celebre aforisma di Nietzsche, in cui si legge che “laddove il bisogno, la necessità hanno lungamente costretto gli uomini a comunicare fra di loro, a comprendersi l’un l’altro in maniera rapida e sottile, esiste alla fine un eccesso di questa forza e arte della comunicazione, per così dire una facoltà che si è gradualmente potenziata e che aspetta ora soltanto un erede che ne faccia un prodigo uso (…) è lecito procedere alla supposizione che la coscienza in generale si sia sviluppata sotto la pressione del bisogno di comunicazione.”

Il tema della comunicazione affascina l’uomo proprio perché è parte di se stesso. Essere e comunicare sembra siano sulla stessa lunghezza d’onda, la comunicazione è un aspetto dell’essere, perché l’esistere e la vita stessa sono comunicazione. Ma ne è anche una esigenza perché il soggetto in quanto esistente ha bisogno di uscire da sé, di manifestarsi, di dare segno della sua presenza, di entrare in rapporto con gli esistenti della propria e delle altre specie viventi. Il presupposto della comunicazione è la necessità di comunicare.”

In generale, per comunicazione s’intende uno scambio di informazioni tra un’emittente e un ricevente. Il primo è colui che emette il messaggio, il secondo è colui che lo riceve.

Non bisogna però ridurre la comunicazione ad un semplice scambio passivo, tutt’altro, essa è dinamica, attiva, infatti, il destinatario del messaggio diventa, a sua volta, un mittente poiché risponde al messaggio per dimostrare all’altro interlocutore di aver compreso ciò che gli è stato trasmesso. Tale processo viene definito feedback (informazione di ritorno o retroazione).

. ‘Non si può non comunicare.’ Così esordisce P. Watzlawick a proposito della comunicazione e fa di questa affermazione il primo assioma fondamentale della comunicazione, cioè il primo principio su cui essa si fonda. Tale convinzione deriva dal fatto che tutta la realtà che ci circonda comunica in mille modi differenti.

Lla comunicazione si basa su una componente contenutistica e su una relazionale. Perciò essa non può essere considerata oggettiva, ossia basata esclusivamente sui fatti che rappresentano soltanto un aspetto della comunicazione, ma deve considerare tutto ciò che essa comporta, quindi, anche gli stati d’animo, i sentimenti, le emozioni che caratterizzano gli interlocutori, i modi in cui si manifesta la comunicazione. Tenendo conto di quanto appena detto, la comunicazione può essere divisa in due branche: la Comunicazione verbale e la Comunicazione non verbale

La prima avviene attraverso l’uso della parola o dei gesti appresi; la seconda invece, è frutto di messaggi involontari del corpo.

La comunicazione verbale e la comunicazione non verbale seguono regole completamente diverse. La parola, infatti, è un segno stabilito per convenzione all’interno di un gruppo, il gesto o comunque il linguaggio corporeo è qualcosa di personale, esprime il reale modo di essere dell’individuo.




[1] “La pragmatica della comunicazione umana” di Paul Watzlawick