mercoledì 12 ottobre 2011

La fotografia... al di là dell'immagine

” Ogni volta che viaggio, che cammino o che semplicemente vivo mi capita di osservare il mondo attraverso un inquadratura e quando vedo un qualcosa con i miei occhi che mi emoziona cerco di riprodurlo in uno scatto."

Una foto è un’immagine che rappresenta colui che fotografa e ciò che è stato fotografato.
La scelta dell’immagine dice molto sul suo autore, qualsiasi soggetto sia: volto, paesaggio, evento, animale…è come se colui che fotografa fosse dentro l’immagine pur non essendo visibile.
E’ un’espressione di sé stessi, una parte o diverse parti di sé che escono da noi per imprimersi su un’immagine che parla. Parla su come ci sentiamo in quel preciso momento, perché abbiamo scelto un soggetto piuttosto di un altro, un’inquadratura o dei colori. L’immagine scattata ci dice ciò che ci piace, chi siamo, la capacità che abbiamo nel cogliere lo stato d’animo di un volto creando una sorta di empatia con esso.
Questa non è solo professionalità, ma è soprattutto capacità comunicativa, capacità di cogliere ad ogni scatto emozioni intense, dove la luce e i colori si imprimono sull’immagine definendola quasi un qualcosa di “vivo”e di reale che ci permette di entrare in quello spazio definito e farne parte.
Ricordo la mostra fotografica a palazzo della Ragione a Milano di Steve Mccurry, ogni sua foto suscita in chi la guarda un impatto emotivo molto forte.

In ogni scatto c’è:
- la ricerca dell’ emotività profonda, dell’intimità umana e della natura in luoghi duri e difficili devastati dalla guerra.
- Il suo aspettare che l’anima delle persone esca da sé per “fissarla”.
Questa non è solo capacità tecnica è il suo modo di esser persona, la sua sensibilità e empatia verso l’altro.

Nel mio ultimo post sulla femminilità, tra tante foto trovate che potevano rappresentare il mio pensiero ho scelto non a caso quella del fotografo Massimo Mannucci , la sua foto traduceva in immagine tutto ciò che io avevo scritto, guardandola parlava da sé; l’eleganza, la semplicità, la dolcezza dell’esser femminile era lì! Avrei potuto pubblicare la foto senza scrivere nulla e sarebbe stata la stessa cosa…..sicuramente la sua non è stata una scelta casuale. Quando dico che uno scatto esprime anche la personalità o lo stato d’animo del suo autore, intendo proprio questo.
Scegliere ad esempio, di fotografare un’aquila in volo, simbolicamente riporta ad una persona che punta alla realizzazione della mente, che va oltre ciò che è terreno e futile per raggiungere le alte sfere dell’intelletto e la spiritualità. L’aquila è un rapace regale, nobile che domina il mondo dall’alto vivendo in libertà.… al di sopra delle parti.
Leggere un volto o uno sguardo fotografato significa comprendere, molto più che dal vivo, la personalità e le emozioni vissute in quel momento; l’ immagine “ferma”e “fissa” ciò che è nascosto….
Per quanto di altro genere perché studiate e mirate verso uno scopo, le foto che rappresentano un evento, una pubblicità , sono comunque collegate all’autore; ne esce la capacità creativa e l’intuito….non lo stato d’animo